ti credevo più romantico

Saturday, September 30, 2006

I BURBERI/2. Jean Cocteau – lo scuotere alberi – Jerry Lewis, Charlie Chaplin, Buster Keaton, Stanlio e Ollio.

«Che diventerei mai senza il ridere? Mi purga dai miei disgusti. Mi dà aria. Apre le mie porte e le mie finestre. Batte i miei mobili. Scuote le mie tende. È il segno che non affondo completamente nel mondo vegetale verso cui evolvo».
Jean Cocteau era uno di quelli che tramavano contro i burberi. Che nel mio Memoriale chiamo: gli agelasti. Sono quelli che non sanno ridere. Che puoi recitargli tutto Rabelais: non si scrollano, niente. È come se usassi loro violenza. È come se togliessi loro il senso del loro stare nel mondo. Se ridono pensano che perdono tutto, perché ridere – ed è vero - scopre le difese. Ridere e amare fanno parte della stessa grande famiglia. Guardate la gente che ride: non ha maschere. Chi ride è nudo. Ancora Cocteau:

«La facoltà di scoppiare a ridere è prova di un’anima eccellente. Diffido di coloro che evitano il riso e rifiutano di abbandonarvisi. Essi temono di scuotere l’albero, avari come sono di frutti e d’uccelli, timorosi che ci si accorga che dai loro rami non se ne staccano».

Jerry Lewis, Charlie Chaplin, Buster Keaton, Stanlio e Ollio. Ecco cosa fanno i grandi comici: scuotono alberi.

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