ti credevo più romantico

Saturday, September 30, 2006

I BURBERI/2. Jean Cocteau – lo scuotere alberi – Jerry Lewis, Charlie Chaplin, Buster Keaton, Stanlio e Ollio.

«Che diventerei mai senza il ridere? Mi purga dai miei disgusti. Mi dà aria. Apre le mie porte e le mie finestre. Batte i miei mobili. Scuote le mie tende. È il segno che non affondo completamente nel mondo vegetale verso cui evolvo».
Jean Cocteau era uno di quelli che tramavano contro i burberi. Che nel mio Memoriale chiamo: gli agelasti. Sono quelli che non sanno ridere. Che puoi recitargli tutto Rabelais: non si scrollano, niente. È come se usassi loro violenza. È come se togliessi loro il senso del loro stare nel mondo. Se ridono pensano che perdono tutto, perché ridere – ed è vero - scopre le difese. Ridere e amare fanno parte della stessa grande famiglia. Guardate la gente che ride: non ha maschere. Chi ride è nudo. Ancora Cocteau:

«La facoltà di scoppiare a ridere è prova di un’anima eccellente. Diffido di coloro che evitano il riso e rifiutano di abbandonarvisi. Essi temono di scuotere l’albero, avari come sono di frutti e d’uccelli, timorosi che ci si accorga che dai loro rami non se ne staccano».

Jerry Lewis, Charlie Chaplin, Buster Keaton, Stanlio e Ollio. Ecco cosa fanno i grandi comici: scuotono alberi.

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Tuesday, September 26, 2006

I BURBERI/1. Jerry Lewis - Big Fish.

Jerry Lewis lo dice in una delle sue lezioni di regia (Scusi dov’è il set?): «Non abbiamo altra scelta: ridere o piangere».

Per esempio c’è Edward. Edward, no? Il protagonista di Big Fish (Big Fish, libro di Daniel Wallace da cui Tim Burton ha tratto il film). Edward che sta morendo per un male incurabile. Soffre. Suo figlio sta lì, al capezzale, commosso. Vorrebbe che il padre gli desse la prima lezione di vita, quella che lui – da figlio – non ha mai ricevuto. Ed Edward che fa? Racconta, sì. Ma cosa racconta?

«Gesù sostituisce san Pietro alla porta del paradiso. Insomma, Gesù gli stava dando una mano, quando vede arrivare un uomo che procede a fatica lungo il sentiero che porta al paradiso.
«”Che cosa hai fatto per essere ammesso nel regno dei cieli?” gli chiede Gesù.
«E l’uomo risponde: “Be’, in verità niente di importante. Sono un povero falegname che ha vissuto tranquillo. L’unica cosa importante della mia vita è stato mio figlio”.
«”Tuo figlio?” chiede Gesù, improvvisamente interessato.
«”Sì, era quasi un figlio” dice l’uomo. “È nato in modo un po’ insolito e poi si è trasformato. È diventato famoso in tutto il mondo e molti ancora lo amano”.
«Cristo guarda l’uomo, lo abbraccia stretto e dice: “Padre, padre!”.
«Il vecchio ricambia l’abbraccio e dice: “Pinocchio?”.»

Edward racconta una barzelletta. Suo figlio vorrebbe una lezione di vita ma riceve una barzelletta. E non capisce che la lezione di vita è la barzelletta. «Non abbiamo altra scelta: ridere o piangere». Tutto sta a capire da quale parte volete stare.

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