ti credevo più romantico

Tuesday, October 31, 2006

Ci sono dei momenti in cui non bisognerebbe sorridere. Per esempio ai funerali. O ieri sera.

Stavo scopando... ehm... scusate, si dice facendo l'amore. Allora, stavo facendo l'amore scopando con la segretaria di redazione di una rivista di cinema. Una trentenne bionda, piena di energie. Eravamo sul mio letto, e io ero dentro di lei e spingevo un po' meccanicamente… sapete il sesso, no? E lei si lasciava andare e gemeva, ahhhhhh, oooooooh, tutto normale, insomma. Poi viene distratta. Ha un blocco. - Fermati, fermati un attimo -, mi dice con tono di domanda. - Che c'è? -, rispondo io, disobbedendo birbante. - Quella che cazzo è? -, domanda lei indicando verso l'armadio. - Quella? - rispondo io - è una telecamera. E questa cazzo di trentenne mi spinge via. - Hai ripreso la scopata?Io ci provo a balbettare qualcosa, ma la bionda è irrefrenabile: - Hai ripreso la scopata, brutto bastardo -, dice precipitandosi verso l'armadio e scoprendo la telecamera, - ecco perché continuavi a sorridere verso l'armadio, figlio di puttana.

Insomma, ci sono dei momenti in cui non bisognerebbe sorridere. Come ieri sera.

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Saturday, October 28, 2006

Urge mettere ordine nella questione profumere.
La profumera, in prospettiva marxista, è tutta accumulazione del capitale. Ella esercita il proprio potere seduttivo perché, nel regno dell'immagine televisiva, sei quel che sembri. Ma – e qui c'è il cambio di passo epocale – non davanti agli altri, ma davanti a se medesime. La profumera si rinfranca e risorge nel labirintico gioco della seduzione senza sbocco. Suo obiettivo non è quello di godere delle opportunità dell'esistenza, bensì di inanellare titoli a ogni sedotto. Il contrario della profumera non è – come i maliziosi potrebbero insinuare – la meretrice, ossia: colei che si concede con facilità, bensì: la donna.
La donna consapevole che si assume la responsabilità della causa-effetto, vale a dire delle proprie azioni.
Insomma: naturale che io, Gerry, disprezzi questa genìa. E le ragioni sono: 1. che perdendo tempo dietro alle profumere rinuncio ad altre occasioni; 2. che l'altalena del desiderio mi riduce alla stregua di un cane pavloviano.
Ma la più importante tra le ragioni è che la conoscenza di profumere – coloro che non seguono le catene di causa-effetto – rende gli uomini insicuri. E non è vendetta, poi, se alcune volte, in seguito a frettolosi amplessi, l'uomo abbandona la donna lacera in pozza di sangue. Bensì l'insicurezza generata dalla suddetta.
Che poi – obietteranno le profumere - è alla stregua del cane che si morde la coda.
Poi esisteranno anche i profumeri, come emerge dal dibattito, ugualmente deprecabili quanto incomprensibili. Perché , sapete, in fatto di sesso l'uomo se deve andare da A a B non passa mai per C.
Non aspirate, signore mie, al ruolo di profumere: perché mortificare il vostro essere donne e, quindi, il vostro essere? Parlate di regole, ma l'etica della profumera è fondata sulla slealtà. E quindi che volete regolare?
È il momento che ciascuno si riprenda il proprio ruolo nella guerra tra i sessi. Per questo torno a chiedere che le profumere subiscano la stessa caccia che fu riservata alle streghe. Con qualche ragione in più, però, stavolta.

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Thursday, October 26, 2006

MANIFESTO PER L’ELIMINAZIONE DELLE PROFUMERE

1. La profumera – colei che offre inequivocabili segni della propria disponibilità per poi negarsi - uscirà da storia triste e tormentata. E quando uscirà dalla sua storia triste e tormentata all’uscita ci sarai sempre tu, col tuo entusiasmo da ragazzo pon-pon;
2. La profumera ti apparirà sempre come la donna più sexy del Creato;
3. Di solito, quando sarai con la profumera e cercherai di consolarla della sua storia triste e tormentata con qualche carezza, ella si volterà dall’altra parte. Ma non sarà per piangere di felicità dopo averti trovato. Sarà perché non è un bello spettacolo vederla mentre le pupille si rivoltano, i denti si fanno aguzzi e dalla bocca esce un odore fetente di ratto morto lasciato al sole. Ma poi, quando si girerà, dirà che non è niente e ti sorriderà;
4. La profumera sorriderà, perché sarà il solo modo che avrà per non rompere la boccetta del siero velenoso che terrà nascosto tra i denti e che ti inoculerà una volta che ti avrà definitivamente sedotto;
5. La profumera, che esce da una storia triste e tormentata, chiederà qualche pegno per vagliare il livello di sincerità del tuo amore. Inizierà con cose piccole, tipo che le offrirai un gelato, la andrai a prendere a casa. E poi continuerà - in un climax incontenibile – fino a chiederti: va’ a Palazzo Chigi e uccidi Romano Prodi. E quando poi tornerai da lei col cadavere del presidente del Consiglio ancora fumante tra le braccia, la profumera si metterà ingrata a urlare bollandoti come assassino;
6. La profumera ti farà sentire l’uomo più felice del mondo. Ti manderà segnali, ti dirà: ti amo, voglio stare tutta la vita con te, non ho mai guardato una persona come guardo te. Poi, dopo che sarai stato sedotto, ti farà sapere che ci sono stati dei piccoli difetti di comunicazione, e che lei stava parlando di una bella amicizia. E se tu le dirai: ma guarda che hai detto questo e questo lei ti risponderà: lo vedi che siamo diversi? Non ci capiamo;
7. La profumera rimanderà all’infinito il momento in cui finirete a letto insieme. Ti dirà che ha mal di testa o che deve seguire un corso per diventare Dio. E tu le crederai. Sempre. E il grande giorno, quando avrai persino indossato le tue mutande da combattimento, ella ti liquiderà facendoti sentire un mostro perché avrai dimostrato che il tuo unico scopo era quello. E il fatto che tu abbia avanzato la richiesta dopo due anni non dimostrerà la tua buona fede, ma la tua pervicacia e spregiudicatezza nel raggiungere l’obiettivo;
8. Quando verrai scaricato come un cadavere in una betoniera, senza riguardo, col senso di colpa di chi ha respinto i valori che hanno contribuito a formare la nostra civiltà, allora saprai che ti ha appena scaricato una profumera;
9. Dopo tanti anni di profumerato è ora di rompere con questa tradizione è di sobillare le genti alla rivolta e alla caccia alle profumere;
10. Io dichiaro che le profumere dovranno essere stanate e ridotte in vincoli previa denuncia alle autorità preposte e poi pubblicamente decollate. Io dichiaro pubblicamente che da oggi è cominciata la prima guerra mondiale contro le profumere.

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Wednesday, October 25, 2006

Su Rai due stamattina ho sentito Pippo Franco, quello del Bagaglino, dire queste parole che riporto letteralmente: "la televisione oggi è molto degradata".
Adesso aspetto solo che Donato Bilancia si lamenti perchè sui treni ci sono troppi serial killer.

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Tuesday, October 24, 2006

RICEVUTO QUESTO ONOREVOLE COMMENTO DA UN NON MEGLIO SPECIFICATO FRANCESCO, HO RITENUTO OPPORTUNO RIPROPORVELO QUI.
GERRY

A tutti i fans di Gerry Bellotto… leggete che bestia untuosa è il vostro beniamino. Sto mangiando in trattoria con quattro colleghi, per lo più incazzati per il rientro dalle ferie. Lui entra e mi saluta e mi stringe la mano. Sicuramente mi ha scambiato per qualcun altro. Eppure ce l’ha proprio con me. Gli altri mi guardano un po’ invidiosi e mi dicono:
- Ma tu conosci Gerry Bellotto?
E io:
- Certo. A fine pranzo, la Celebrità esce. Io sto ingozzando una tagliata, portata tardi e malcotta. Mi scade l'ora d'aria, devo sbrigarmi. Lui mi si avvicina, e mi risaluta. Arrossisco, mi sollevo da terra, farfuglio stupide banalità sull'attesa del suo prossimo show, dette però col cuore. La lingua è secca, la salivazione azzerata, l'incarnato paonazzo, la vena della tempia mi scoppia.A quel punto accade qualcosa. La gratificazione per il secondo cenno di attenzione in un'ora si incrina, si vela. Il fatto è che al mio fianco siede una graziosa fanciulla. Di aspetto gradevole, di modi gentili, di sorriso coinvolgente. E' a quel punto che mi viene come un flash. E se fosse che...? Il flash si stempera nella dura realtà. La Celebrità mi saluta con degnazione, quasi porgendomi la mano per il bacio dell'anello. E poi colpisce la puella, con occhio giaguaro e modi suadenti.
- Ciao, ma lo sai che sei un angelo venuto dal… dal…
Io guardo Gerry e gli dico:
- Paradiso?
- Sì, paradiso. Ma non ci siamo visti da qualche altra parte?
La giovine è visibilmente emozionata, confusa, felice ma svagata, crede di sognare, capisce e non capisce. Ma, appunto, la verità è che era la prima volta che la vedeva. Realizzo in diretta, quindi, che si tratta di una duplice, sapiente, elegante, magistrale presa per i fondelli. Diretta anzitutto verso di me, ingenuo villico strumentalizzato, mediocre lettore di copertine, provincialmente attaccato alla notorietà, alla rozza vanità di poter dire "lo conosco, c'ho parlato". Brutta bestia l'ignoranza, è proprio vero che fa la differenza tra il suddito e il potente. E poi, sublime, rivolta a lei, alla bionda corteggianda. Lei, investita con cortese decisione, e convinta di una circostanza inesistente. Lei, talmente abbacinata da crederci come a una barzelletta capita male, come a un desiderio potente, come al verosimile più reale del vero. Dovrei essere deluso, voi capirete. Ma invece non è così. Non è così perché anche la più gretta delle vite può essere cambiata dalla forza di un incontro. Perché un gesto d'arte ti può entrare dentro e sconquassare. E io ho visto l'Arte. All'opera, mentre si faceva, letteralmente. L'Arte dell'acchiappo, del "prendi e metti da parte" più garbato, dell'"intanto piglia e porta a casa, non se pò mai sape' ".Un misto di canaglismo, seduzione stile Costa Azzurra e guapperia creativa napoletana. Tutto dosato con grazia, con perizia farmacistica, con precisione distillatoria, da maestro erborista. Io sono ammirato da quest'Arte incarnata in una sola persona. E, pur da lontano, pur guardando al Modello dall'abisso dell'irraggiungibile, mi permetto di chiedere: "come si fa?".

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Monday, October 23, 2006

Odio Osama Bin Laden: non sopporto quelli che fanno affari con Bush.
Ma quello che odio più di tutti è lo zio Sputin.

- Ora vi insegnamo come mantenere i nervi saldi… ma… dov’è Putin?
- Assente, signor maestro.
Già, sembra proprio che zio Sputin, quel giorno, non ci sia proprio andato, alla scuola del KGB. Fonti bene informate dicono che stesse partecipando ai campionati russi di curling. Non poteva mancare.
Ma da allora se la prende spesso.

E infatti l’altro giorno, al Consiglio europeo di Lahti, in Finlandia, be’… uno come il presidente del Parlamento europeo, Borrell, gli ha ricordato:
- Guarda, Vladimir, che i diritti umani vengono spesso violati, dalle tue parti.
A quel punto zio Sputin avrà pensato: «chissà a quali, in particolare, si riferisce. Stupri? Omicidi? Opposizione ridotta al silenzio? Boh. Diritti umani… odio tutta questa vaghezza».
Poi c’era stato il minuto di silenzio dei deputati per l'assassino di Anna Politkovskaya. E lo immagino, Zio Sputin, che guarda l’orologio e pensa: 60… 59…58… 57…
Come se non bastasse lo redarguiscono anche sulla “preoccupante” situazione in Georgia e Cecenia. e lui, giustamente, non ci vede più.
Per prima cosa dice: “Georgia e Cecenia? Pensate a quello che avete fatto voi in Jugoslavia”, che è come dire: specchio riflesso. Senza ritorno.
E poi il vecchio zio Sputin se la prende con gli spagnoli e con gli italiani.
Agli spagnoli dice: "i vostri enti locali sono pieni di funzionari corrotti".
A noi: “siete la culla della mafia".
E poi pare che, lontano da orecchie indiscrete, abbia pure alluso alle nostre pizze, spesso troppo sottili e con sempre meno pummarola ‘n coppa, ai mandolini scordati e alle ballerine di flamenco un po’ troppo chiatte. Caro vecchio zio Sputin.

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Sunday, October 22, 2006

Attenzione attenzione: nuovo allarme profumera! Per chi non lo sapesse le profumere sono le fanciulle che in un primo tempo si mostrano inequivocabilmente disponibili e poi, sul più bello, si negano. Io le colleziono. Sono a quota millequattrocentossessantasei.
Insomma, vagavo sulla mia Lambretta in questa bella e silenziosa domenica mattina, per le strade mezze assolate di Roma. Quando… chi ti vedo? C’era questa ragazza con una gonnellina svolazzante bianca. Ora, se mi chiedete:
- Gerry, che tipo di donne ti piace?
Io rispondo:
- Mi piacciono quelle con l’encefalogramma che fa bip… bip… bip…
Un solo prolungato biiiiiip è invece un deterrente al novanta per cento. Novanta, sì. Al mondo è giusto dare a tutte una possibilità.
Insomma, c’era questa femmina che camminava sul marciapiede con la sua gonnellina svolazzante. Allora inchiodo con la mia Lambretta e scendo con la delicatezza dei guerriglieri, ma senza passamontagna. Quella si spaventa.
- Ciao – dico io.
Lei mi riconosce:
- Signor Bellotto, è lei?
Allora sai sempre che in quel caso devi inventarti una scusa. Devi dire una cosa per conquistarla. La prima che ti viene in mente. In casi estremi anche un rutto va bene. Ma forse avevo qualche carta migliore:
- Ciao, bella bambina.
Forse era meglio un rutto.
E infatti non è che l’ha presa bene. E mi risponde sostenendo che sono un sfacciato, e allora m’arrabbio pur’io… e sì, vabbè, dite tutte così, ogni scusa è buona per rifiutare un uomo, siete tutte uguali voi donne, sì, insisti pure, scrolla la testa, fai pure no no, già, d’accordo, sei una suora delle Orsoline, Ok, una suora delle Orsoline, e allora? Io sono un comico, ma non è che vado in giro a dire: Lei non sa chi sono io! Sì, voto di castità… voto di castità… Certo che se il mestiere che uno fa nella vita deve diventare un pregiudizio…
Niente, proprio non mi dà retta. Mi gira le spalle ed entra in Chiesa.
E così sono millequattrocentossessantasette.

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Friday, October 20, 2006

Insomma, Zio Sputin era lì che chiacchierava con il primo ministro israeliano Olmert... un'atomichetta qui... un'atomichetta là... senza accorgersi che aveva il microfono aperto. Così, parlando del presidente israeliano, sotto accusa per violenza sessuale, ha detto: "Katsav si è rivelato un uomo forte, ha stuprato ben dieci donne! In Russia lo invidiamo". Meno male che poi è arrivata la rassicurante precisazione del Cremlino: "in nessun modo le parole di Putin possono essere considerate come un'approvazione della violenza sessuale nei confronti delle donne e un apprezzamento per una potenziale azione del genere - ha detto il vice portavoce del Cremlino, nemmeno il portavoce, ma il VICE portavoce - Qualche volta la traduzione dal russo all'inglese non riflette l'essenza di una battuta. Questo è appunto il caso". Allora mani pronte sulla pancia. Ce la dovremo reggere per quando scoprirermo questa famosa essenza. Sai le risate.

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Wednesday, October 18, 2006

Bon anniversaire

Sulla mia agenda ho scritto: 18 ottobre, compleanno di Henri Bergson. Allora auguri, vecchio nemico degli agelasti. Come ci si sente a 147 anni suonati?
Beato te, che nel mondo iperuranio sei lì che teorizzi su Charlie, Buster e Vittorio. Però toglimela, questa curiosità: si ride lì? No, perché se non si ride io mica ci vengo.

Ma si ride, si ride. I sulfurei agelasti sono altrove.

Però scusami tanto, se un po' qui – dove si ride poco - ancora ci resto.

Alla tua.




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